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I fatti straordinari e i portenti più spaventosi hanno sempre trovato spazio nelle cronache o in opere di filosofia e storia naturale, ma nel XVI secolo, e in particolare all'epoca della Riforma, si assiste a una proliferazione di libri di prodigi, cataloghi di portenti, storie della mostruosità. Ingente è la produzione a stampa di libri, foglietti, pamphlets, opuscoli e pagellae con xilografie che riproducono, descrivono, interpretano e diffondono i prodigi più insoliti e spaventosi. In queste pagine l'autrice, fine conoscitrice della letteratura cinque-seicentesca, ripercorre le varie tappe che hanno portato alla codificazione di un vero e proprio genere letterario, riconoscibile e ben caratterizzato: il liber prodigiorum. Largo spazio è dedicato alla emblematica figura di Lutero e alla produzione letteraria che ruota intorno al riformatore.